(CONTINUA DALLA PRIMA PARTE)
La Perfida Albione ha fatto onore al suo nome: mi alzavo tutte le mattine alle sei e mezza e spesso finivo di lavorare a notte tarda.
Tuttavia sono riuscita a svagarmi un po’ nel fine settimana, perché è venuto a trovarmi il mio immancabile fratello, casualmente in Inghilterra anche lui. A proposito, bisogna che ve lo faccia vedere.
Eccolo qua. Ovviamente in confronto a me è quasi calvo. Per arrotondare, fa la pubblicità dello shampoo contro la caduta dei capelli (lo usa anche, perché non si sa mai):
No beh, scherzo: questo non è il fratello che è venuto a trovarmi in Inghilterra, bensì un altro, che ho scoperto da poco di avere… (se non altro, a giudicare dalla foto).
Dicevo, con mio fratello siamo andati a Bath, cittadina a dieci minuti da Bristol, dove si trovano le famose terme romane. Consiglio anche a voi di visitarle, vale proprio la pena.
Siccome c’era molto da vedere, quel giorno non abbiamo pranzato. In compenso abbiamo cenato due volte. La prima volta siamo stati da Wetherspoon. È una catena di pub, nel cui menu sono indicate le pietanze senza glutine. Occhio però: siccome è molto economico, la sera ci va un sacco di gente ad ubriacarsi. È un ambiente, diciamo, non proprio aristocratico. Una volta, mentre facevo la fila al banco tra una folla di avventori, per poco non mi sono trovata in mezzo a una rissa.
Occhio anche agli errori nel menu senza glutine. Non è la prima volta che mi capitano in locali inglesi (come mi dice mio fratello: “Cosa credi? L’Inghilterra non è la Germania.”).
Ad esempio, il dolce “Bramley Apple, Pear and Raspberry Crumble” (molto buono, ve lo consiglio) è indicato come senza glutine sia con il gelato alla vaniglia che con la crema pasticcera (custard). Per sicurezza ho chiesto della crema pasticcera al banco. Hanno controllato e mi hanno detto che il glutine ce l’ha. Per cui potevo prendere solo la variante con il gelato alla vaniglia. Beh, se è così, correggetelo sul menu, ecchediamine!
Dopo la prima cena siamo andati alle terme moderne (in quelle romane il bagno non si può fare, è vietato anche solo mettere il dito nell’acqua). Ci siamo comprati il costume da bagno li per li in un grande magazzino.
Voi direte: un gioco da ragazzi il bagno alle terme di acqua calda, in confronto al bagno invernale nell’Atlantico.
Invece no. Era una notte fredda. In costume da bagno abbiamo salito le scale all’aperto per andare nella piscina sul tetto. Un atto di estremo coraggio!
Ma questo non era niente in confronto a uscire bagnati dalla piscina per fare il percorso inverso! La crudeltà della situazione era che più corri per fare prima, più ti sferza il vento.
Ho patito molto più freddo alle terme di acqua calda che durante il bagno nell’Atlantico! (non sto scherzando)
Comunque molto bello. Andate anche alle terme moderne, ve lo consiglio.
Per la seconda cena, siamo andati a prenderci il pollo da Nando’s. Anche in questa catena di ristoranti fanno pietanze senza glutine. Chiedete l’apposito menu che indica gli allergeni.
Vi confesso che in realtà non sono andata a Bath per le terme, bensì per un altro motivo… Ve lo rivelo la prossima volta. 😉
Intanto vi lascio con il video di mio fratello che fa la pubblicità dello shampoo. Non solo contro la caduta, ma anche per rinfoltire il capello!
Per chi è a digiuno di inglese ecco una traduzione sommaria.
Il biondo (seccato perché trova la bottiglia dello shampoo mezzo vuota) a mio fratello: “Per caso, stavi usando il mio shampoo, che è per uomini che vogliono i capelli più folti?”
Mio fratello: “Non l’ho usato!”
Il biondo (scettico): “Davvero non lo hai usato?”
Poi, “yes” vuol dire sí e “no” vuol dire no. 😉
Buona visione!
http://www.youtube.com/watch?v=gaJFnGGECJo
La vostra
Maria Paola
(FINE SECONDA PARTE)
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