Dove osano i celiaci

Carissimi,
scrivendovi il messaggio sull’osteria del coboldo mi è venuta in mente una cosa.

Spesso i locali per noi sono dei posti un po’ equivoci, poco raccomandabili. Locali dove non metteremmo mai piede se non fossimo celiaci. Eppure ci andiamo lo stesso.

Armati di nervi saldi e sangue freddo (e magari anche con lo spray al peperoncino e il mattone nella borsa) ci addentriamo nelle periferie più remote e nei centri commerciali più alienanti.
Ci sediamio a tavolini con i fiori finti e ci spariamo tre ore di Albano e Toto Cutugno.

Tutto questo pur di mangiare l’unica pizza senza glutine nel raggio di cento chilometri (che magari non è neanche un gran che, ma è pur sempre l’unica che c’è).

Per me, per lo meno, è spesso così.
Maria Paola