Maria Paola, il cinese e l’armadio

Carissimi,
non oserei mai tediarvi con le mie questioni sentimentali. Tuttavia, visto che oggi è San Valentino, facciamo un’eccezione.

Dovete sapere che nel mio primo periodo a Monaco di Baviera portavo i capelli cortissimi: massimo due centimetri. Lo stavo raccontando al mio collega cinese che fa arti marziali.
Lui (stupito): “Ma quindi come un monaco buddista?”
Io: “Esattamente.”
Adesso ho nostalgia di quel taglio, visto che avrei assoluto bisogno di una peluqueria de caballeras (nota bene: per me ci vuole una “peluqueria de caballeras“, perché una “peluqueria de señoras” per me non basta).

Dicevo, quando io andavo in giro come un monaco buddista, partecipavo ogni tanto a degli incontri dell’Associazione Tedesca Celiachia.
Una volta partecipai ad un corso di cucina spagnola e ispanoamericana. Ero a Monaco da pochissimo e ci andai senza conoscere nessuno.
La signora che organizzava mi mise a cucinare in coppia con un celiaco tedesco, timidissimo: non apriva bocca. Dovevamo fare il gazpacho, una zuppa fredda spagnola a base di verdure crude. Secondo la ricetta dovevamo metterci un cetriolo. Purtroppo abbiamo preso l’indicazione alla lettera, senza considerare che in Germania i cetrioli sono lunghi quaranta centimetri.
Il risultato, più che un gazpacho, era un frullato di cetriolo.

A tavola poi, mentre sorbivamo questo liquido verde, chiacchieravo allegramente con una coppia di tedeschi seduta davanti a me.
Lei era una ragazza bionda, delicata. Lui invece alto e grosso: un armadio.
Ad un certo punto del discorso salta fuori che la persona celiaca della coppia non era lei, come credevo, bensì lui, l’armadio!
Io, molto stupita, gli ho detto:
“Tu sei il celiaco?? Ma com’è possibile?
Con queste belle guanciotte rosee e paffutelle!”
Momento di gelo tra i presenti.

La serata poi è proseguita tranquillamente e alla fine la coppia mi ha dato persino un passaggio in macchina.

Passano un paio di mesi. Mi ero già completamente dimenticata dell’evento, quando improvvisamente mi arriva un’e-mail. Mi scriveva proprio lui, l’armadio.
Diceva che con la sua ragazza si era lasciato, che si ricordava sempre di me e che sarebbe venuto apposta a Monaco (abitava in un’altra città) per portarmi fuori a cena.

Ohibò. Se siete stupiti voi, potete immaginare quanto lo fossi io.
Evidentemente la mia frase a tavola lo aveva molto colpito (ragazze, prendete nota!).

Adesso non sto a raccontarvi come è finita questa storia, perché tanto sicuramente non interessa a nessuno.
Piuttosto, per restare in tema, vi metto qua un video dei Tafano Broders, intitolato “L’anima gemella”. Racconta di due Brad Pitt alla ricerca della loro BradPittessa. La morale di questo video è che il concetto di Brad Pitt e di BradPittessa è molto soggettivo.
Ora lascio la parola ai Tafano e auguro a tutti buon San Valentino!
La vostra
Maria Paola