Il pane di guerra (nome datogli da mio padre) è il pane che mangio tutti i giorni: il mio pane da battaglia (come dice il nome stesso, eh eh).
Il pane del Ceccherini invece è per le cerimonie, le domeniche e per gli ospiti.
Agli ospiti non mi sognerei mai di offrire il pane di guerra. A meno che non siano guru indiani, Crocodile Dundee, Reinhold Messner oppure gente altrettanto tosta.
Bando alle ciance, ancora una volta a grande richiesta, ecco la ricetta del pane di guerra: -> cliccate qui <-
Ciao
Maria Paola