Cronache ospedaliere:
le avventure di zio Mario

Totò Diabolicus (1962), regia di Steno.

Carissimi,
dopo qualche giorno che ero stata dimessa dall’operazione alle tonsille, mi telefonò mio zio Mario, che è anche mio padrino (come zia Maria del resto è mia madrina: ai miei genitori la fantasia non manca).

Per rincuorarmi, zio Mario mi raccontò di quando era stato operato lui alle tonsille, negli anni ’60. A quei tempi l’operazione si faceva ambulatoriamente: anestesia locale, zac zac e poi ti mandavano a casa con una bella pacca sulla spalla.

Zio Mario dovette andare a farsi operare a Nuoro. Lo accompagnò zio Pasquale, che era prete (non si sa mai) e che ebbe così il privilegio di assistere a tutta l’operazione.

Il chirurgo non riusciva a tagliare le tonsille a zio Mario, che sentiva tutto il tempo “trac trac”, mentre il chirurgo armeggiava tutto sudato. Pare che per risparmiare non avesse comprato gli attrezzi adatti.
Zio Pasquale, vedendo il fratello con la bocca piena di sangue, per poco non sveniva.

Dopo l’operazione, zio Mario si lamentò per mesi per il dolore, non riusciva a mangiare. Il medico allora disse: “Adesso basta, dategli del pane duro!”
Ohibò. 😯
Infine zio Mario sopravvisse, anche se gli avevano lasciato in gola dei mozziconi che si infiammavano sempre.

Capitò anche a lui, in altre occasioni, di essere ricoverato in ospedale. In camera era sempre con gente ingessata dalla testa ai piedi che gridava tutta la notte (poveretta).
Gli infermieri non erano mica diplomati. Erano tutti ex pastori di Oliena e di Orune e quando li chiamavi non venivano mai.
I degenti, dal canto loro, tenevano sul comodino fiaschi e bottiglioni di vino e bevevano dalla mattina alla sera.

Pasti per celiaci in ospedale? Manco per sogno. Noi celiaci non eravamo ancora stati inventati.

Per concludere la telefonata zio Mario mi disse: “Tra cento anni un’altra!” (operazione alle tonsille, s’intende).
Io: “Eh?”
Lui: “È un augurio di lunga vita.”
Per me va bene. Tanto tra cento anni le tonsille si opereranno per teletrasporto, come su Star Trek.

Ormai sto benone e sono attiva. Anzi, tra poco dovrò trasferirmi in una nuova località, per ora top-secret, dal nome fortemente evocativo… Ultimamente ero già là in missione.
Di che posto si tratta? Lo saprete presto sul mio blog. 😉

Intanto vi lascio con la scena dell’operazione chirurgica nel film Totò Diabolicus del 1962.
E così concludo finalmente queste cronache ospedaliere (era ora). 🙂

Un abbraccio dalla vostra,
Maria Paola

http://www.youtube.com/watch?v=ugxEjpYQkhA

6 Replies to “Cronache ospedaliere:
le avventure di zio Mario”

  1. Mi chiedevo giusto ieri dove fossi finita 🙂 E’ un piacere rileggerti, e ovviamente muoio di curiosità: dove andrai??
    Ciao!
    marany

  2. Ciao! Non vedevo l’ora di rileggere una tua avventura :-)..sono contenta che stai bene 😉 a presto! Smack!
    Caribù

  3. Carissime,
    grazie per i commenti, sono felice di sentirvi! 🙂 La missione nella nuova località top-secret 😉 è stata impegnativa, per cui niente tempo per il blog. Le avventure si accumulano. 😀 Appena posso le scrivo. Ci sentiamo!
    Un abbraccio,
    Maria Paola

  4. Tipica la telefonata di zio Mario, tutto ció che lui ha vissuto è sempre un po’ picaresco, molto interessante.
    Grazie per Totò, lho fatto vedere a Saraceli e ci siamo sbellicate

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